Il Campo Marciante - 7° Tappa
Rif. Gnifetti - P.ta Gnifetti - Ciaval
Oggi è il grande giorno, se tutto va è bene arriveremo in vetta. Ci svegliamo molto presto perchè lungo il percorso troveremo molte cordate e per non trovare la neve molla al rientro. Per la prima volta non ci portiamo dietro l'arma, le lasciamo in rifugio, custodite da chi non verrà in cima. E' ancora molto buio, ma la neve candida ci dona un po' di luce. Ci prepariamo, la divisa è sempre quella di marcia, con pantacordellino e camicia di flanella; oggi ci mettiamo le ghette e indossiamo la GTA perchè non fa molto caldo quassù e agli scarponi applichiamo i ramponi. Mettiamo anche le imbragature e ci leghiamo con le corde in gruppi da sei persone. Alle 5.30 poggiamo i nostri piedi sul ghiacciaio del Lys e impugnamo le nostre picozze. Il percorso sembra tutto uguale, sembra di camminare su una immensa distesa bianca, che in alcuni tratti sale anche ripidamente, infatti alcuni tratti vengono scalinati da chi sta davanti. Bisogna fare attenzione perchè vi sono dei crepacci. La sensazione è stupenda, il paesaggio è magnifico; per fortuna non c'è molto sole, ma la luce è comunque molto forte. Stiamo camminando su una delle montagne più alte d'europa. Quando attraversiamo il colle del Lys si apre una veduta verso il Cervino, che ora sembra più basso di noi. Come annunciato anche oggi troviamo lungo il percorso i Superiori, allora si accellera il passo quando li incontriamo, ma a differenza dell'altra volta, oggi si fa molta più fatica a recuperare il fiato, la quota si fa sentire... abbiamo superato i 4000 metri.; per me è la prima volta, si è realizzato un sogno.
Il cammino prosegue e la lunga linea nera che noi formiamo sulla neve sembra ricordare una pagina triste della storia degli Alpini (la ritirata di Russia), ma noi oggi non ci stiamo ritirando, anzi stiamo per raggiungere una meta del nostro corso. Ma ecco in lontananza su una cima si intravede la Capanna Margherita. Siamo arrivati al Col Gnifetti a 4400m. Sulla sinistra vediamo P.ta Dufour, la cima più alta del gruppo 4634m, mentre sulla destra P.ta Gnifetti, la nostra meta. Qui dobbiamo attendere il nostro turno per salire in vetta, l'ultimo tratto è molto ripido. Alle 10.30 arriviamo in cima a 4559m. La gioia è immensa, ci scambiamo i saluti e complimenti. Un bravi a tutti i miei compagni di squadra e a tutti quelli che quel giorno hanno raggiunto la vetta, simbolo del nostro corso. Su questa piccola cresta sorge la Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d'Europa. Fissato al terreno con numerosi cavi d'acciao. Il tempo per fermarsi è veramente poco. E' giù ora di scendere. Ci attende una discesa di 2734 m, ma al termine di questa la nostra impresa sarà terminata. Alle 10.50 ci mettiamo in marcia, lungo il rientro la neve incomincia a sciogliersi, si è aperto qualche crepaccio, ma non incontriamo nessuna difficoltà. Alle 16.00 arriviamo a Ciaval dove ci attendono i mezzi che ci riporteranno ad Aosta. Nel viaggio di ritorno ho dormito e ho ripensato a questa grande avventura, al sogno che si è realizzato e che oggi vi ho potuto raccontare.
Un grazie al nostro Signor Capitano Ceragno, a tutti gli ufficiali e a tutti gli allievi che hanno condiviso con me questa esperienza.