Accesso generale
Autostrada Alpe Adria, uscita "Carnia"; indi per strada statale (S.S. a Tolmezzo, Villa Santina, Forni Avoltri, Collina). Superata Collina si arriva al Rifugio Tolazzi, dove si trova un ampio parcheggio anche per Autopullman.
1° Giorno
Salita
Dal Rifugio Tolazzi (1350m) seguire la mulattiera che con stretti tornanti sale a monte della costruzione. Al primo bivio si prende la strada di destra che si inoltra nella Val Moraret. Al primo tornante si può seguire la scorciatoia (sent. 143) che porta direttamente alla C.ra Moraret (1682m). Proseguendo ancora sul sentiero o la mulattiera si giunge sino alla F.la Moraret e al rifugio.
2° Giorno
Salita
Dal rifugio Marinelli (m 2122) seguire il sent. 145. Ad un primo bivio prendere a destra sul sent. 143 raggiungendo un ampio ripiano erboso. Traversare le pendici del Pic Chiadin guadagnando quota con una serie di strette svolte. Poco sotto la cima il sentiero passa sull'opposto versante, scendendo per pochi metri a toccare una insellatura rocciosa. Si prosegue ora definitivamente sul lato sinistro della sottile cresta con percorso aereo ma comodo. In corrispondenza di forcella Monumenz, lasciare a destra la traccia che sale alla cima di Mezzo e traversare lungo una cengetta rocciosa malagevole che termina alla base dell'ampio vallone del Ploto (due passaggi impegnativi per chi soffre di vertigini). Qui ci si immette nel sentiero che sale da sinistra, iniziando a risalire le ghiaie. Nel tratto successivo conviene mantenersi sulla destra, a ridosso delle rocce, dove il detrito grossolano facilita in qualche modo la progressione. Esaurito questo faticoso tratto si raggiunge una fascia rocciosa dove il terreno consente una salita più agevole. Dopo un'ampia svolta il sentiero raggiunge una seconda fascia rocciosa che immette nella parte alta del vallone. Raggiunta la base del ripido canale ghiaioso che scende dalla forcellina tra il monte Coglians e l'antecima est, si sale ancora faticosamente per ghiaie mobili seguendo i segnavia. Poco prima di raggiungere la conclusione del canalino se ne abbandona il fondo deviando a sinistra per risalire su gradoni rocciosi ingombri di fine detrito. Si raggiunge la base di una paretina rocciosa poco inclinata e ben appigliata che rappresenta il punto più impegnativo della salita. All'uscita da questo tratto si è su un ampio pendio ghiaioso che il sentiero supera con alcune svolte raggiungendo il crestone sud. In breve, per sfasciumi e qualche gradino roccioso si raggiunge la cima del monte Coglians (m 2780, campana, piccola croce) in questo tratto fare attenzione alla caduta di sassi. Dalla cima in direzione ovest possiamo osservare il tratto conclusivo della impegnativa ferrata che risale il versante nord. Ci troviamo sul tetto del Friuli ed il panorama è eccezionalmente ampio, ma raramente la cima è sgombra dalle nuvole.
Discesa
Per il ritorno verrà seguito il medesimo itinerario della salita fino all'incrocio che abbiamo incontrato in salita dopo la Forcella Monumenz, qui svoltiamo a destra e continuiamo a scendere sul vallone fino ad incontrare il sent. 145 (zona con muretti a secco). Da qui prendiamo la traccia di sentiero non segnalata che continua a scendere ancora sul vallone fino ad immettersi su una boscaglia ricca di vegetazione per un buon tratto fino a raggiungere la mulattiera che scende dal Marinelli. Da qui per mulattiera raggiungiamo il rifugio Tolazzi. (1.40 h dalla vetta)
Bibliografia e cartografia
Alpi Carniche I di De Rovere-Di Gallo Guida dei Monti D'Italia
Cartina Tabacco 01-09
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