La Grigna Settentrionale, meglio conosciuta come Grignone, insieme alla vicina Grignetta è una delle montagne lecchesi più belle, più conosciute e più frequentate del territorio. Allo stesso modo, il Rifugio Brioschi che sorge adiacente alla cima (2.410m slm) è uno dei più antichi e dei più rinomati non solo del lecchese, non solo della Lombardia, ma di tutta Italia.
|
Accesso generale
La partenza è al Vo’ di Moncodeno, località dove è posto il parcheggio e che si raggiunge superando l’Alpe Cainallo, a Esino Lario. All’alpe, dove c’è l’Albergo Cainallo, è posta la colonnina per pagare il ticket per il parcheggio (4 euro per l’intera giornata). In alto alla salita del parcheggio al Vo’ di Moncodeno, sulla destra, partono i sentieri e qui troviamo le indicazioni per il sentiero 25 – Rifugio Bogani e Rifugio Brioschi.
Percorso
Il sentiero si addentrerà subito in un bosco di faggi,dove svolteremo il sentiero si dividerà,noi seguiremo il sentiero che sale a sinistra lungo dei massi rocciosi,mentre il sentiero che sale al monte croce a destra.
Il sentiero prosegue tra continui sali e scendi poco impegnativi per circa 20',fino a quando troveremo un bivio per il Rifugio Bietti(nr24) e la Cresta di Piancaformia,al bivio proseguiremo sempre dritti seguendo le indicazioni per il Rifugio Bogani,il percorso tenderà a scendere portandosi verso il fondo valle della Val delle Lavinie.
Dopo circa 10' di discesa,ricomincieremo a salire verso la Bogani,durante il tragitto troveremo un piccolo cancello,che impedisce agli animali delle baite di scappare,che ci sbarra la strada,aprendolo e richiudendolo lo oltrepasseremo senza alcun problema,ora inizia un primo tratto abbastanza impegnativo in mezzo ai boschi di larici che ci porterà sino all'Alpe Mondodeno(1700 m.s.l.m),che supereremo tenendo sempre la destra del percorso.
Dall'alpe in circa 20' raggiungeremo il rifugio Bogani,che dovremo superare e seguire sempre il sentiero numero 25.
Appena superato il rifugio troveremo un bivio con i sentieri che vanno al rifugio Riva dove dovremmo andare sempre dritti,troveremo dopo circa 10' che camminiamo su una roccia una piccola madonnina di bronzo.
Superata la quale entriamo sui ghiaioni dell Grignone,durante il percorso sempre motlo visibile con i vari segnavia,tra brevi pezzi in piano e in salita incontreremo vari crepacci,sempre ben segnalati,dove a volte anche nelle stagioni estive,possiamo trovare e vedere al loro interno ancora la neve delle nevicate invernali.
Durante questi tratti su sfasciume ghiaioso il sentiero alterna tratti in salita molto pendente con piccoli tornanti che ci aiutano,con tratti in piano,a volte dobbiamo salire piccoli massi rocciosi con l'ausilio di brevi e sicure catene.
Riusciamo fin da ora ad intravedere il rifugio,gli ultimi 100 m sono forsei più impegnativi,dobbiamo salire un tratto molto ripido su roccia liscia ma abbastanza scivolosa,le catene qui poste ci aiutano a salire regolari e senza preoccuparci di scivolare,questo tratto termina proprio nei pressi del rifugio ove è posta una piccola cappella che precede il rifugio.
In salita non dovrebbero esserci problemi,maggiore attenzione dobbiamo porre durante la discesa,per questo unico tratto abbastanza complicato,la roccia completamente liscia è molto scivolosa,dovremmo scendere con calma e tranquillità.
Bibliografia e cartografia
|