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Il significato del grado

Il significato dei gradi degli Ufficiali Inferiori


gli unici a conservare la penna nera sul cappello.

TENENTE e SOTTOTENENTE:

nella dizione attuale il grado non ha più di 160 anni. Il termine tenente infatti nasce come grado verso la fine del 1700. Con il complicarsi delle tecniche di combattimento, degli ordinamenti, delle Armi da fuoco, aumentano i gradini gerarchici responsabili dell'esecuzione degli ordini e della condotta degli uomini.
Ed è proprio il concetto di responsabilità e di comando, che si va affermando come fatto in se, in contrapposizione ai gradi tramandati o acquistati che traspare dal termine "Luogotenente".
Le necessità della guerra moderna richiedono un qualcuno che detenga il potere, il comando, se serve o dove serva, in luogo del Capitano.
Ed ecco il Capitano Luogotenente, vice del Comandante di Compagnia, poi ridotto a Luogotenente e, dal 1830 circa "...per brevità...", Tenente.
Per i soliti motivi al luogotenente fa riferimento il Sottoluogotenente, in uso in Francia fin dal 1585 ed anche presso i Reggimenti Svizzeri in servizio in Piemonte, dai quali passò alle "truppe nazionali" piemontesi.

CAPITANO:

probabilmente fra i gradi più antichi degli eserciti di tutto il mondo. Il significato del termine discende dal latino Caput Capitis, a sua volta seguito da Capitanu(m) e dal tardo latino Capitaneus "che si distingue per grandezza", inteso come "Capo di una schiera". Anche nel tedesco, Hauptmann, il significato è il medesimo e cioè capo di uomini.
Poco importa se il Capitano in questione comandasse una banda di avventurieri oppure un Esercito intero. Nel Piemonte del '500 con il grado di Capitano Generale si indicava il Re, capo dell'Esercito e della Marina.
Del grado si trova traccia fin dal 1355 in Francia dove sostituisce il termine di "Banderese" che a sua volta scala all'indietro e sostituisce quello di Alfiere, portatore delle insegne di una compagnia.
In Italia nel XIII secolo "Capitano" era un titolo dato ai Vassalli di località rurali ma già nel 1566 A. Caro lo registra per "Comandante di una compagnia di soldati".
Presente negli ordinamenti piemontesi del 1500 darà origine ad altri gradi che in seguito vivranno di vita propria come il Capitano luogotenente suo vice ed il Capitano Maggiore, suo superiore, entrambi del 1775.



 

Stemma 2° compagnia

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