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Addestramento formale

Sicuramente fu il nostro supplizio, ampliato rispetto ad altri corsi, visto che dovemmo fare il giuramento solenne, ma alla fine del corso eravamo fieri di essere (quasi) perfetti nella marcia, nel battere il passo, ecc.
Ma torniamo a quel giorno. La prima cosa che imparammo fu la presentazione e il saluto, caratterizzato da attenti, riposo e urla a ripetizione per tutta la giornata, naturalmente noi sotto il sole, mentre lo sten all'ombra.
Imparammo una serie di nuovi termini che gli ufficiali ci urlavano in continuazione: "Teste alte!, petto in fuori! Braccia aderenti al corpo!, mano a penna! pollice imboscato! battere il tacco! Cos'è sta scarica! quest'ultimo in particolare fu il tormento per il nostro tallone che avrà sbattuto per terra una infinità di volte, chissà se l'esercito doveva testare il tacco delle nostre scarpe o la resistenza dell'asfalto. Naturalmente i nostri piedi ne hanno sofferto, chi non ha avuto una vescica sotto al tallone! Le prime volte si sentiva una raffica, ma col passare del tempo, forse anche per non dover ripere, si sentiva un boato che sembrava una bomba da 120 dei mortaisti.
Ma vediamo un po' i vari comandi, ognuno dei quali è formato da una parte avvertitiva ed una esecutiva:
At-tenti - nella fase "At" bisogna far "schizzare" la testa all'indietro, quasi staccandosi la testa in modo che l'aquila del cappello alpino sia "sfuggente", mentre nella fase "tenti" bisogna portare le mani e le braccia aderenti lungo i fianchi, alzare il ginocchio sinistro fino all'altezza del cinturone per poi sbattere il tallone a terra in modo che sia attaccato al tallone destro e le punte siano ad una distanza pari alla punta dello scarpone dell'ufficiale. Naturalmente questa posizione viene eseguita da quella di riposo, immancabili le varianti per trarre in errore l'allievo dal "at-tenzione" a "Altempo" o quando davano i comandi sul riposo, che naturalmente non devono essere eseguiti. Pena urla di improperie e ripetizioni all'infinito. Naturalmente la sosta in questa posizione è interminabile, fino allo svenimento, naturalmente chi si sposta o oscilla subisce una raffica di insulti, se non si becca qualche giorno di consegna.
Ri-poso - nella prima fase non si fa nulla, mentre nella seconda si portano le mani dietro la schiena, con la mano destra si afferra il polso sinistro facendo attenzione ad imboscare il pollice sinistro, naturalmente le mani devono essere all'altezza delle scapole (almeno secondo loro) e contemporaneamente bisogna alzare il ginocchio sinistro per divaricare leggermente le gambe e naturalmente sbattere il tacco per terra. Naturalmente se si è sul presentat-arm non bisogna eseguire l'ordine.
Dest-riga o sinist-riga - viene dato sull'attenti per ordinare il plotone in modo che tutti siano allineati e coperti in tutte le direzioni, anche in quella obliqua. Chi sta nella fila indicata alza il braccio per prendere la distanza dalla fila davanti, mentre gli altri girano la testa e nient'altro verso il lato indicato in modo da allinearsi. Al fissi si torna sulla posizione di attenti e si verifica la copertura con chi sta davanti, in modo da vedere solo la testa di chi ci sta davanti. Spesso, sempre viene detto Coprirsi perchè l'allievo è stordito e non capisce un c...o!
Fianco dest- dest (o sinist) - quando bisogna far girare tutto il plotone da un lato, naturalmente quando non è il fronte principale dello schieramento altrimenti si usa il comando Front sinist-front naturalmente anche qui ci giocavano a farci sbagliare dando comandi errati.
Dietro-front - per far ruotare il plotone di 180°, naturalmente le comiche erano all'ordine del giorno, dalla rotazione sul lato sbagliato alle perdite di equilibrio. L'operazione corretta è di fare perno sul tallone sinistro e sulla punta del destro sollevandosi leggermente e di girarsi sul lato sinistro. Alla fine della rotazione bisogna alzare il ginocchio destro e sbatterlo per terra.
Poi venne il momento di presentarsi.
Come si chiama allievo? "Allievo ufficiale...(tutta la filastrocca), comandi!
Naturalmente l'ufficiale non contento... Comeee? Non sento! Deve urlare, ha capito?
E così l'allievo doveva sgolarsi più e più volte.
Bene, a partire dall'allievo..., che nominato risponde?, seguirmi per fila di corsa. March!
Naturalmente l'allievo interpellato doveva sbattersi sull'attenti e urlare: "Comandi!"
Ore e ore ad ascoltare la solita filastrocca e i più goliardici commenti fatti dall'ufficiale sull'allievo di turno. Naturalmente guai a sorridere sugli sbagli altrui, le pene ve le lascio immaginare.

Poi si incominciò a marciare. Prima in piccoli gruppi, poi tutti assieme. Chi se la cavava meglio veniva chiamato per fare da esempio. Dalla posizione di attenti al comado Avanti-march bisognava iniziare a marciare col piede sinistro sempre battendo il tallone per stare al passo, bisognava muoversi tutti assieme in modo armonico al ritmo della 33, poi al comando Passo bisognava sbattere il piede sinistro. Per fermarsi veniva dato il plotone-alt. Poi cera il dietro-frunt molto più difficile di quello da fermo che viene eseguito in cinque tempi sx-dx, rotazione, dx, sbatto col sinistro e continuo a marciare. Poi i comandi per girare come sinistra (o destra)-march, chi è sul lato indicato fa da perno e marcia sul posto chi è sul lato opposto fa da riferimento e fa il passo più lungo mentre tutti quelli in mezzo girano la testa verso l'esterno e devono mantenere l'allineamento con l'elemento di riferimento. Naturalmente se ne sono viste di tutti i colori. Poi i comandi per andare in obliquo o quelli per fermarsi senza smettere di marciare ossia il Segnare-il-passo.

Ce ne sono molti altri ma non finirei più, alcuni non me li ricordo, ma quando arriverà il momento di ricordarli mi sforzerò, ad esempio quelli con le armi o quelli all'afflusso mensa e via dicendo. Quelli che ho ricordato sono quelli che ci hanno fatto conoscere i primi giorni alla scuola spero di non aver sbagliato, non ricordo bene se sull'attenti si sbattesse il sx o il dx, oggi mi ricordo solo che si sbatteva e forte. L'addestramento formale è stato sicuramente una delle parti importanti del corso e che ci ha fatto penare dal primo all'ultimo giorno, da quando non avevamo ancora la divisa e marciavamo con abiti civili. Ma alla fine del corso, questo lo posso dire con certezza, eravamo il meglio che si potesse vedere, era un orgoglio per noi marciare davanti ai nostri figli e fargli vedere, ma soprattutto sentire come si batteva il passo.



 

Stemma 2° compagnia

Ex Allievi Ufficiali del 155° corso - Scuola Militare Alpina di Aosta
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